05/09/11

Lo sviluppo del dissenso

Introduco brevemente il fugace lettore ad una serie di considerazioni sull'attuale situazione socio-politica della giovine repubblica italiana, senza entrare nelle discussioni macro sulle defezioni governative o sull'inefficenza posizionale dell'op-posizione. Attenzione non parlo di scarsa affluenza alle urne o della sconfitta delle grandi narrazioni partitiche e nemmeno della meno che modesta considerazione che l'italiano medio nutre sulle contromisure Tremontiane alla crisi economica che imperversa da qualche tempo nell'intero globo industriale. Non parlo di disaffezione alla politica, quella è ben evidente e nota a tutti, mi riferisco ad una più spiccata incoerenza decisionale e più gustosamente comunicativa che -soprattutto- nell'ultimo periodo caratterizza la politica italiana.

Di cosa parliamo? Di prendere decisioni-lampo mettendole al vaglio del popolo attraverso i canali informativi. 

24/06/11

Underworld e il postmoderno


In costante tensione tra approfondimento e parcellizzazione DeLillo tratteggia l'affresco postmoderno. Un libro/ne tosto, denso, a suo modo epico, che parla di uomini e di storie -soprattutto di storie- come tratteggi di una tela più grande. Una società reale e complessa rappresentata attraverso più realtà distinte. Il racconto dell'America immersa nelle sue sfacettature, nelle tappe evolutive della sua storia e nelle individualità dei suoi protagonisti. 
De Lillo gioca col tempo storico, la realtà sociale e la struttura narrativa passando dal baseball all'FBI fino al Kazakistan, da J. Edgar Hoover a Lenny Bruce per arrivare a Suor Edgar. Dalle scorie delle centrali alle scorie della modernità.

14/06/11

Le meraviglie del possibile

Se parliamo di fantascienza in letteratura non possiamo che prendere come punto di riferimento alcuni autori: precursori e talvolta innovatori di questa tipologia di narrazione, la spina dorsale che regge l'intero "genere" -se vogliamo adottare questo distinguo- della fantascienza.

 
Le meraviglie del possibile è probabilmente la raccolta più esemplificativa in tal senso è una celebre antologia che raccoglie 29 racconti di 20 autori diversi, edita per la prima volta da Einaudi nel 1959 e curata da Sergio Solmi (autore dell'introduzione) e Carlo Fruttero, quest'ultimo presente con un proprio racconto sotto lo pseudonimo di Charles F. Obstbaum
Oggi possiamo attribuire a Carlo Fruttero e Sergio Solmi (in seguito anche Franco Lucentini), e ad un editore come Einaudi -che nel 1959 nutriva più di una perplessità-, la "scoperta" e lo sdoganamento di questa tipologia di letteratura nel nostro bel paese, considerata prima "troppo popolare" e "troppo americana", ed oggi troppo nerd e ahimè alla stregua di romanzetti "da viaggio".

09/05/11

Source Code: la fantascienza di Duncan Jones

Nell'ultimo periodo sono riuscito a vedere Source Code, secondo film di Duncan Jones, regista conosciuto al grande pubblico per aver gitato Moon (2009), piccola perla del cinema indipendente con protagonista Sam Rockwell,  e per essere il quarto figlio del celeberrimo duca bianco David Bowie
Jones (chiamanto anche Zowie Bowie) conferma i buoni propositi del film precedente, supportato questa volta da un vero cast e da un budget che si rispetti (anche se tutt'altro che hollywoodiano), delinea un film tra la fantascienza ed il thriller mescolando filosofia e metafisica.

07/05/11

Sulla presunta morte di Osama

In questo bailamme di fremente scossa mediatica internazionale, LaSbobba non poteva rimanere indifferente di fronte a cotanti siffatti "eventi" dell'epoca moderna o post, insomma quello che è! 

1)Lo sposalizio principesco in pompa magna con  signora in giallo a presenziare, Dio salvi la Regina!
2)Un nuovo santo nei piani alti a giocare a carte -briscola, poker o rubamazzetto- con Dio o chi ne fa le veci lassù.
3)La cattura/morte del più famoso, più ricercato e pure più odiato terrorista del mondo.