28/03/11

SULL’ARTE BRUTTA. Prime avvisaglie contemporanee

Tante volte mi sento ripetere: “L’arte contemporanea non è arte” oppure “l’arte di oggi fa schifo in confronto a quella di Michelangelo”. E ancor di più mi è stato detto: “Io, di arte contemporanea, non ci capisco nulla”. 
In effetti gli artisti degli ultimi 50 anni hanno creato non pochi problemi ad un pubblico che era – ed è tuttora – invaghito dell’arte che definisco semplice (anche se in modo un po’ grossolano), cioè di quell’arte da appendere che propone soggetti e chiari riferimenti alla realtà. Sfido chiunque a trovare più bella la Composizione con rosso,  giallo e blu di Piet Mondrian rispetto alla Ronda di notte (1642), di Rembrandt:
cos’è il primo se non un reticolo inutile in cui l’artista dimostra tutta la sua poca fantasia (colori primari assieme al nero e al bianco)? Come fa a non essere chiaro a tutti che il magnifico quadro di Rembrandt vince su tutta la linea?    


La ronda di notte, 1642, Rembrandt
Composizione con rosso, giallo e blu, 1928, Piet Mondrian



Naturalmente entrambe le posizioni sono plausibili se l’interlocutore NON conosce un po’ di storia dell’arte. Se però ci si sofferma un istante a ragionare, l’atteggiamento cinico nei confronti di Mondrian è il risultato di un approccio sbagliatissimo, che porta la maggior parte delle persone a considerare le opere d’arte in base ad un gusto puramente estetico nonostante la svolta radicale avvenuta nel primissimo Novecento, quando uno dei più grandi (se non IL più grande) artista della storia, Marcel Duchamp, porta in auge un blasfemo anti-estetismo.
“Finalmente si respira aria nuova”, ho pensato gongolando sul manuale di storia dell’arte una volta arrivata al capitolo dadaista; e di aria nuova ne tirava parecchia perché il dadaismo – assieme con il futurismo, gli espressionismi, il cubismo, il suprematismo e il costruttivismo – è stato il protagonista indiscusso della stagione artistica dei primi decenni del xx secolo, e il suo ruolo è stato talmente decisivo che alcuni artisti di metà Novecento hanno voluto riportarlo in vita, naturalmente con le debite rielaborazioni.Come si fa quindi a distinguere l’arte dalla spazzatura se viene meno il metro della bellezza? 
Domanda che come avrete intuito non può avere una risposta secca, e anche se ce l’avesse non la riporterei nel post di apertura, perché questa nuova e non-democratica finestra sul mondo dell’arte rischierebbe di trasformarsi in un documentario virtuale pro-sonno.
                                                 (MissVavette)

6 commenti:

  1. Ma non si può fare un paragone - sono periodi diversi -- l'arte è evoluzione e non si può certo rimanere ai tempi di rembrandt --- Io sinceramente ora preferisco il moderno - molto più fresco e richiesto per l'architettura di oggi - senza per questo riconoscere la bravura del passato
    Rino Rossi -

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    1. "l'arte è evoluzione e non si può certo rimanere ai tempi di rembrandt"

      ora ti sfotto... se l'arte è "evoluzione" l'arte moderna e contemporanea dovrebbe essere migliori di quella di Rembrandt, e invece fa cagare, oggi l'arte può considerarsi "lo stronzo di una mucca usato per dipingere la stessa mucca che lo ha cagato" dov'è l'evoluzione? credo sia più una DEGENERAZIONE...

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  2. ESATTO non si può fare un paragone, ma questo lo dice chi ha una minima idea di cosa sia l'arte moderna dato che spesso la si considera solo bizzarra inutile e incomprensibile.

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  3. Ma andatevi a nascondere.
    Ve la tirate come due fessi "chi se ne intende di arte", perchè VOI ve ne intendete? Probabilmente nemmeno sapete tenere una matita in mano ma vi fa piacere potervi sentire, in potenziale, "colleghi" di Michelangelo e compagnia bella. Già, solo quello vi separa vero? Il fatto che la vostra "arte" sia di nuova concezione, ma valida tanto quanto.
    FATE SCHIFO, siete il motivo per cui gente che sa dipingere bene non lo può fare di mestiere e non arriva a fine mese. Tutto è diventato una lotteria nella quale solo i critici estraggono i vincitori, chi "fa arte" e chi non la fa. Dal momento che non c'è un criterio estetico possono scegliere chi vogliono, chi fa loro comodo. E così l'arte diventa merce di scambio cui attribuire un prezzo, diventa solo commercio. "L'arte è evoluzione" un cazzo, lo sarà anche ma nel rispetto dei canoni estetici, altrimenti una macchia è arte, la MERDA è arte. Non è il significato che vuole essere attribuito all'opera ma il significato che l'opera trasmette ciò che conta, e senza un criterio tecnico l'opera non comunicherà nulla. Altrimenti anche un bimbo di 4 anni fa "arte". Così è, se ci arrivate a capirlo bene altrimenti continuate a guardarvi quadratini del cazzo compiacendovi della vostra spocchiosa cerchia elitaria.

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  4. Io dell'arte contemporanea capisco che molto spesso fa schifo. E immagino che di solito chi dice "non la capisco" sia semplicemente gente che vuole essere gentile o evitare polemiche. Perche' spesso c'e' ben poco da capire oltre al fatto che fa schifo.

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  5. Chi dice di non capire l'arte di solito vuole solo evitare di discutere di fesserie. Io capisco benissimo tutti gli addetti ai lavori e i critici neolaureati, loro lavorano e cercano di costruirsi una carriera, vogliono solamente portare a casa la pagnotta e fanno bene, d'altronde anche nel far west c'erano i venditori di acqua magica, oggi abbiamo i critici neolaurati e i collezionisti ritardati mentali che fanno la stessa cosa che si faceva nel far west, ovvero vendono stupidaggini a prezzi enormi, vendono sborra di cammello e feci e le spacciano come opere d'arte, ci sono artisti che producono cazzate su cazzate e le vendono a prezzi esorbitanti, sono amici degli amici, l'arte è solamente ciò che viene stabilito dai critici e dai pochi affaristi opportunisti che capeggiano questo sistema corrotto e mafioso.
    La scusa che chi non capisce l'arte contemporanea è ignorante non regge, l'arte è sempre stata contemporanea, ci sarebbe da chiedersi se l'arte contemporanea esiste ancora visto che l'arte di oggi non esprime nulla della contemporaneità, è distaccata dal mondo e non ha nulla a che vedere con i fatti che avvengono nella società.
    L'arte contemporanea esiste ovunque al di fuori delle mostre di arte contemporanea, esiste il writing, il mondo dei videogiochi, il cinema, il fumetto, la scrittura, il vino, la gioielleria, la scienza, la filosofia, la musica, la danza, etc... quello che sta nelle mostre di arte contemporanea invece è solo immondizia, un cumulo di spazzatura che non è affatto avanguardia artistica, come viene spacciato dai critici arrivisti e opportunisti, gli "artisti" si copiano gli uni con gli altri e da anni e anni non fanno altro che riproporre le solite stupidaggini demenziali che altro non sono se non delle retroguardie spacciate per innovazioni.
    Ho visto decine di cessi e rubinetti rotti, decine di opere tutte uguali, tutte fatte dai soliti figli di Duchamp, i soliti ritardati rincoglioniti che pensano di essere dei geni solo per il fatto che copiano pedissequamente le solite fdesserie che ormai si ripetono da oltre 30 anni.

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