24/06/11

Underworld e il postmoderno


In costante tensione tra approfondimento e parcellizzazione DeLillo tratteggia l'affresco postmoderno. Un libro/ne tosto, denso, a suo modo epico, che parla di uomini e di storie -soprattutto di storie- come tratteggi di una tela più grande. Una società reale e complessa rappresentata attraverso più realtà distinte. Il racconto dell'America immersa nelle sue sfacettature, nelle tappe evolutive della sua storia e nelle individualità dei suoi protagonisti. 
De Lillo gioca col tempo storico, la realtà sociale e la struttura narrativa passando dal baseball all'FBI fino al Kazakistan, da J. Edgar Hoover a Lenny Bruce per arrivare a Suor Edgar. Dalle scorie delle centrali alle scorie della modernità.

14/06/11

Le meraviglie del possibile

Se parliamo di fantascienza in letteratura non possiamo che prendere come punto di riferimento alcuni autori: precursori e talvolta innovatori di questa tipologia di narrazione, la spina dorsale che regge l'intero "genere" -se vogliamo adottare questo distinguo- della fantascienza.

 
Le meraviglie del possibile è probabilmente la raccolta più esemplificativa in tal senso è una celebre antologia che raccoglie 29 racconti di 20 autori diversi, edita per la prima volta da Einaudi nel 1959 e curata da Sergio Solmi (autore dell'introduzione) e Carlo Fruttero, quest'ultimo presente con un proprio racconto sotto lo pseudonimo di Charles F. Obstbaum
Oggi possiamo attribuire a Carlo Fruttero e Sergio Solmi (in seguito anche Franco Lucentini), e ad un editore come Einaudi -che nel 1959 nutriva più di una perplessità-, la "scoperta" e lo sdoganamento di questa tipologia di letteratura nel nostro bel paese, considerata prima "troppo popolare" e "troppo americana", ed oggi troppo nerd e ahimè alla stregua di romanzetti "da viaggio".